Servizi

LE CAMERE
 
Le camere sono ampie e dotate di terrazzi, ognuna ha un letto aggiunto per un familiare che può pernottare durante la notte. Le superfici disponibili e le regole di vita dell’Hospice permettono una personalizzazione degli ambienti disponibili, secondo i desideri dell’ospite. E’ comunque necessario concordare i dettagli di eventuali esigenze particolari con il personale addetto all’assistenza, nel rispetto della tranquillità di tutti gli altri utenti. Ogni camera è climatizzata con servizi igienici privati, adatti a portatori di disabilità. Le camere sono tutte dotate di televisore, frigorifero, telefono per chiamate in entrata, connessione internet, tavolo, sedie e poltrone.
 
 
AREE COMUNI
 
Quando compatibile, le aree di sosta e soggiorno, rappresentate soprattutto dagli ampi corridoi di collegamento possono diventare agevolmente luoghi d’incontro, di lettura e di intrattenimento per gli accompagnatori e per gli ospiti stessi. Sono servite da poltrone o divani, tavoli e altri piccoli mobili.
 
CUCINA
 
La cucina- tisaneria, ampia e dotata di sedute e grandi tavoli opponibili, è a disposizione degli ospiti e degli accompagnatori, per la preparazione delle bevande e per riscaldare gli alimenti con le attrezzature disponibili, rappresentate soprattutto da piastre elettriche di cottura e forno a microonde. Non mancano un grande frigorifero a comparti differenziati.
 
ORARI
 
L’accesso all’Hospice è consentito dal lunedì al sabato dalle ore 11 alle ore 19.30, la domenica e i festivi dalle ore 11 alle ore 13 e dalle ore 15.30 alle ore 19.30. Sono possibili eccezioni che saranno autorizzate di volta in volta dalla Direzione Sanitaria.
Nelle ore notturne una sola persona, può pernottare utilizzando la poltrona il letto aggiunto presente nelle camere. 
Piccoli animali domestici possono accedere all’Hospice per brevi visite, previa autorizzazione. In tutti i locali dell’Hospice devono essere evitati comportamenti che possono recare disagio agli utenti e ostacolare l’assistenza.
 
 
OSPEDALI E RETE PER LE CURE PALLIATIVE
 
Gli ospedali distrettuali e l’Azienda Ospedaliera di Caserta rappresentano altri punti nodali della rete per le cure palliative e le terapie del dolore. Durante la degenza le succitate strutture evidenziano i bisogni assistenziali dei pazienti che rientrano fra coloro che necessitano di cure palliative e/o terapia del dolore.Tali consulenze possono essere finalizzate ad impostare una terapia per il controllo del dolore o avere lo scopo di preparare, in anticipo sulla dimissione, un passaggio in cura in Hospice o al servizio di assistenza domiciliare (ADI- ADI integrata per le cure palliative).
 
 
ASSISTENZA DOMICILIARE INTEGRATA
 
L’assistenza domiciliare integrata (ADI) è la modalità assistenziale da garantire prioritariamente. E’ erogata sotto la responsabilità del MMG, attraverso il lavoro di un’equipe composta dallo stesso medico di medicina generale, dal personale distrettuale e dal medico esperto in cure palliative che stabilisce un progetto assistenziale individuale (piano di cura) coordinato dal MMG.
La modalità di presa in carico totale del malato a livello domiciliare si identifica con il livello di assistenza domiciliare definita “ospedalizzazione domiciliare” (home care di C. P. ). E’una modalità assistenziale che garantisce, in situazione cliniche di particolare complessità, l’effettuazione a domicilio di interventi palliativi multidisciplinari.
L’intervento di home care di cure palliative deve essere di norma attivato, con delega formale, da parte del MMG di riferimento del paziente.
Il MMG è comunque chiamato a partecipare, se lo ritiene opportuno, alle attività dell’equipe assistenziale specialistica, secondo modalità concordate a livello locale, che garantiscano corretti rapporti di responsabilità professionale fra i membri dell’equipe domiciliare specialistica. Perché il servizio di Hospice domiciliare possa svolgere in modo efficace la sua attività di cura al malato, occorre che vi siano alcune importanti condizioni:
 un’abitazione adeguata
 la presenza continuativa accanto al paziente di una persona che possa assolvere alle cure assistenziali quotidiane e possa svolgere il ruolo di collegamento con l’equipe sanitaria.
L’  Home Care di C. P. è subordinato alla tenuta di una cartella clinica con compilazione di un diario giornaliero e fornisce oltre l’assistenza medico infermieristica specifica per cure palliative, molti altri servizi quali sostegno psicologico( se richiesto) per il, paziente e per i suoi familiari, in bvase al piano definito dal distretto sanitario del paziente. Gli accessi possono variare da 1 a 7 giorni a settimana a seconda della sua complessità e del suo bisogno assistenziale. 
 
HOSPICE
 
E’ la struttura specialistica di accoglienza e ricovero che si prende cura in maniera ottimale di malati che necessitano temporaneamente o stabilmente di un servizio di Cure Palliative.
La necessità di fornire un approccio che non sia solo “medico” ai complessi problemi dei pazienti in fase avanzata di malattia ed alle loro famiglie, ha portato allo sviluppo in Europa e nel mondo, di strutture a loro dedicate, chiamate appunto Hospice.
In Hospice, come a casa, l’interazione con i familiari è incessante, orientata a stabilire una vera relazione d’aiuto. In tal modo, il gruppo dei curanti si propone come un chiaro punto di riferimento per il malato e chi lo assiste rispetto a tutte le problematiche ed ai bisogni che insorgono. La base della piramide delle priorità in cure palliative è rappresentata da un’alleanza di cura che garantisca il necessario impegno “globale” verso le necessità tipicamente sanitarie senza trascurare le esigenze sociali, psicologiche e spirituali del malato inguaribile in fase avanzata di malattia e dei suoi cari.
 
 
 
 
DISPONIBILI I SERVIZI DI
 Terapia del dolore – cure palliative;
 Assistenza infermieristica domiciliare;
 Assistenza psicologica, sia a domicilio sia in Hospice;
 Assistenza spirituale.
 
L’APPROCCIO TERAPEUTICO
 
“Inguaribilità” non coincide con “incurabilità”, è vero anzi il contrario: occorre curare soprattutto quando non si può guarire. Proprio perché non sono opportune le terapie causali, moltissimo occorre fare per recuperare la qualità di vita non solo al livello dei bisogni di area sanitaria ma anche a sostegno di quelli di natura psicologica, sociale e spirituale. Le cure palliative si pongono quindi con l’integrazione della cura del dolore e degli altri sintomi con le terapie di sostegno psicologico, socio – assistenziale e di supporto solidaristico; cure attive, dunque, finalizzate ad affrontare ed alleviare bisogni di persone affette da patologie inguaribili ed evolutive. Il “dettato” che scaturisce dall’esperienza leader maturata negli anni ’70 da St. Cristopher Hospice di Londra deve tener conto della realtà sociali e culturali del territorio in cui il progetto si cala, mentre la formazione del personale da impiegare negli Hospice e nell’assistenza domiciliare non potrà prescindere dal rispetto dei principi che informano e che formano le cure palliative e la cura del dolore in ogni sua forma:
 Approccio multidisciplinare al malato terminale;
 Valutazione del sintomo algico, sua misurazione e stadiazione;
 Controllo “esperto” del dolore e dei differenti sintomi associati alla malattia;
 Capacità di formulare una prognosi “quoad vitam”, pur nella consapevolezza del rischio di imprecisione;
 Attenzione al paziente e al suo nucleo familiare;
 Presa in carico globale del paziente, con riunioni e scambi di opinioni tra i membri del team per sviluppare una vera propria comunità terapeutica;
 Amministrazione efficiente e centralizzata del servizio;
 Programma d’assistenza domiciliare integrata propedeutico ad un’eventuale ricovero in Hospice;
 Servizio di sostegno alle famiglie durante la fase dellamalattia e dell’elaborazione del lutto;
 Formazione continua;
 Ricerca del senso della propria esperienza sia per il paziente che per gli operatori del team;
 Prevenire lo stress degli operatori con forme adeguati di sostegno psicologico.
Il livello essenziale di medicalizzazione nei diversi setting operativi non esprime una rinuncia
alle giuste pratiche sanitarie, garanzie di appropriatezza terapeutico, ma il rifiuto dell’accanimento in ogni sua forma così come di ogni atteggiamento assimilabile all’abbandono terapeutico.
 
 
LA FORMAZIONE ETICA IN HOSPICE
 
Senza negare il valore della vita, si risponde primariamente al principio di autonomia del malato e, rifiutando ogni accanimento diagnostico e terapeutico, si ottempera ai principi di giustizia, di beneficialità e di non maleficità, ricercando senso e qualità per la vita fino al suo termine. Viene così riscoperta e praticata una “medicina umanizzata” che ricolloca il malato al centro di un progetto di cura che dedica ogni attenzione a tutti i bisogni, anche se inespressi.
 
 
LA COMUNICAZIONE
 
Nell’ambito di un approccio globale alla sofferenza del malato fragile occorre, dunque, integrare le conoscenze di base dei componenti dell’equipe con approfondimenti in aree culturali complementari a quelle sanitarie, la comunicazione con il paziente e i familiari, il sostegno relazionale, l’ascolto, l’analisi antropologica, l’etica sanitaria. Significativo, a tal fine, è il lavoro in equipe, l’integrazione delle differenti professionalità, le modalità di coordinamenti agli interventi, lo scambio delle esperienze fra i diversi operatori coinvolti. In definitiva, è anche grazie alla corretta comunicazione con malati e famiglie, che gli Hospice possono essere i “luoghi del sollievo della sofferenza” che la società attende da tempo. Spesso i pazienti intuiscono molto e vogliono sapere più di quel che vien detto loro. Molti non conoscono in modo completo la diagnosi che li riguarda e pochissimi conoscono davvero la prognosi. C’è anche chi desidera sottrarsi ad una piena consapevolezza privilegiando a questa quel clima di attenzioni, di protezione e di sincero interesse che viene avvertito come sicuramente presente in Hospice. Ciò non esclude affatto l’esigenza di una comunicazione esperta, in un contesto di verità che l’equipe tutta si impegna a creare precocemente. In ogni caso, nella comunicazione con la persona malata, è escluso che venga tradita la fiducia dell’ospite alimentando false speranze.
 
 
IL SISTEMA QUALITA’
 
La formazione degli operatori li pone in grado di operare in situazioni di sofferenza e lutto, con la consapevolezza di non proporre formule risolutive ma con la forte responsabilità di essere presenti e disponibili. L’hospice Nicola Falde è sede di formazione per professionisti interni ed esterni. L’assistenza al lutto ai familiari, nel momento del decesso del loro congiunto è offerta da un personale preparato e specializzato. Sono previsti, su richiesta, incontri periodici individuali e di gruppo. L’hospice si fa promotore di un’effettiva integrazione nella rete dei servizi di Cure Palliative del territorio, perseguendo il mantenimento della continuità assistenziale nel percorso terapeutico del paziente. Il riconoscimento degli operatori da parte del paziente e dei familiari è consentito da un cartellino di riconoscimento di cui tutto il personale è dotato.
 
 
VALUTAZIONE DELLA QUALITA’, SUGGERIMENTI, SEGNALAZIONI E RECLAMI
 
La soddisfazione del “cliente”
La Direzione dell’Hospice si impegna a valutare la soddisfazione degli ospiti e delle famiglie mediante l’utilizzo di un apposito questionario e a diffondere annualmente i risultati.
I pazienti ed i familiari che lamentino situazioni di irregolarità, inefficienza o insoddisfazione, o che vogliano esprimere apprezzamenti, possono rivolgersi alla direzione, al medico responsabile o utilizzare l’apposita cassettina collocata nel corridoio del Polo della Comunicazione. Per effettuare segnalazioni è possibile, inoltre, utilizzare la nostra pagina Facebook Hospice “Nicola Falde” o inviare una e-mail all’indirizzo info@hospicenicolafaldespa.it.
Le segnalazioni possono essere spontanee oppure può essere utilizzato l’apposito questionario di soddisfazione messo a disposizione dei familiari.
La Direzione si impegna a condurre un’attenta ed approfondita analisi delle situazioni di disagio segnalate, al fine di individuarnele cause e gli opportuni correttivi.
 
LA SICUREZZA
 
L’Hospice “Nicola Falde”, nel rispetto della normativa vigente, ha predisposto un piano di emergenza con specifiche e adeguate procedure operative per un intervento tempestivo e ordinato. Il personale è stato adeguatamente addestrato per intervenire in caso di incendio e non solo.
 
 
INFORMAZIONI UTILI
 
Libri, giornali e televisione
In hospice sono disponibili diverse riviste e una piccola biblioteca con testi di vario genere a disposizione di pazienti e familiari. Su richiesta è possibile avere quotidiani o altro di specifico interesse del paziente o dei parenti. I locali di ricreazione e le stanze di degenza sono dotati di televisione e radio.
 
Divieto di fumo
In tutta la struttura è vietato fumare. I visitatori sono pregati di fumare all’esterno della struttura.
 
LO STAFF
 
 Responsabile medico; 
 Direttore scientifico;
 Medici;
 Coordinamento infermieristico;
 Infermieri;
 OSS;
 Equipe ADI;
 Psicologhe;
 Assistenza sociale;
 Personale dell’accoglienza;
 Fisioterapista;
 Logopedista.