Hospice

INFORMAZIONE PER LA FAMIGLIA
Che cosa sono le Unità di Cure Palliative?
 
Sono gruppi composti da operatori sanitari di diverse specialità che propongono un nuovo modello
di assistenza: le Cure Palliative. Le Cure Palliative sono centrate sul principio dell’assistenza globale (fisica, sociale, psichica e spirituale del paziente e della sua famiglia) e pongono particolare attenzione alla qualità della vita. Medici, infermieri professionali, assistenti sociali, psicologi e volontari assistono il paziente e controllano i sintomi di malessere e disagio, sia fisici che psichici, causati dal progredire della malattia.
 
Come sono organizzati i servizi di Cure Palliative e assistenza domiciliare?
 
Una sola persona non può rispondere a tutte le necessità espresse da un paziente. Secondo i
Principi delle Cure Palliative vengono perciò utilizzate le competenze di diversi professionisti che intervengono in modo coordinato: il medico – valuta la situazione del paziente ed imposta la terapia, mantenendo i contatti con il medico di famiglia;  l’infermiere – mette in atto il trattamento provvedendo anche a raccogliere tutte le informazioni per adottare le terapie piùopportune;  l’assistente sociale –individua le necessità più urgenti della famiglia ed interviene per risolverle; lo psicologo – partecipa con il personale sanitario all’organizzazione degli interventi, fornisce consulenza all’ equipe ed effettua colloqui individuali con i familiari e/o il paziente
 
Perché rivolgersi ai servizi di Cure Palliative?
 
Le Cure Palliative offrono vantaggi che altri tipi di assistenza non danno: servizi specializzati per il paziente e la famiglia; terapia e controllo del dolore e degli altri sintomi; supporto psicologico e sociale; aiuto pratico e compagnia da parte di volontari; coinvolgimento del paziente e della famiglia: la famiglia, e quando possibile il parente malato, fanno parte attiva delle Unità di Cura, della quale possono orientare e controllare scelte terapeutiche ed assistenziali; possibilità di non sospendere totalmente le proprie attività dando il massimo sostegno nei momenti di crisi; possibilità di accettare ed esprimere sentimenti ed emozioni di paura, rabbia, confusione e dolore.
L’Unità di Cure Palliative fornisce supporto e comprensione.
Inoltre, le Unità di Cure Palliative aiutano le famiglie ad assistere il malato nei limiti delle loro capacità e possibilità ad affrontare compiti pratici: risolvere problemi economici ed abitativi; reperire medicinali ed attrezzature; preparare pasti adatti alle esigenze ed ai desideri del paziente; affrontare e gestire lo stress dovuto all’assistenza ed all’avvicinarsi delle fasi più critiche.
Come vengono curati i sintomi?
 
Per alleviare le sofferenze esistono oggi molte possibilità, tanto che si può garantire un totale controllo del dolore nella maggioranza dei casi. I sintomi possono essere controllati conrimedi molto comuni e che si usano di abitudine (come l’aspirina). In alcuni casi è però necessario usare sostanze più forti (come la morfina), che sono conosciute con la definizione di “stupefacenti” o “droghe”; non per questo devono essere considerate dannose o pericolose! Un farmaco stupefacente diventa una “droga” quando è usato in assenza di dolori fisici da persone che l’assumono per motivi altri e senza controllo. Negli altri casi, non è vero che chi l’ha provato non può più liberarsene. Una persona che, anche per lunghi periodi, fa uso di morfina per controllare dei dolori, quando questi scompaiono, può interrompere senza difficoltà l’uso del farmaco nel giro di pochi giorni. Ai pazienti seguiti dalle Unità di Cure Palliative questi farmaci vengono prescritti con precise modalità, a ore prefissate, né più né meno come si fa con un antibiotico o un altro comune medicinale. Il dosaggio viene controllato giorno per giorno, aumentando o diminuendo la quantità secondo l’evoluzione dei sintomi. Potrà succedere che al vostro parente malato venga prescritta morfina (o farmaci simili). Chi lavora nelle Unità di Cure Palliative conosce e sa usare perfettamente la morfina.
 
E’ pericoloso l’uso della morfina?
 
Non ha alcun fondamento scientifico pensare che la morfina e altri farmaci per il controllo del dolore abbrevino la vita. E’ provato al contrario che il malato, liberato dal dolore, ritrova maggiore fiducia nelle terapie alle quali viene sottoposto, ed energie vitali che possono migliorare la sua qualità di vita residua. La morfina, se usata a scopo terapeutico, non è dannosa. Vanno però seguite determinate indicazioni: Le dosi devono essere regolate dopo le prime somministrazioni. L’Unità eseguirà un controllo continuo per permettere di raggiungere rapidamente la dose più efficace senza effetti collaterali spiacevoli. Vengono previsti e trattati in anticipo eventuali sintomi collaterali e secondari (soprattutto la nausea e la stitichezza
Che cos’è l’Hospice”?
 
Il termine Hospice è una parola importata dall’inglese per definire i centri residenziali per le Cure Palliative. L’Hospice è un luogo di sollievo, aiuto e solidarietà. E’ un’area di lavoro nella quale vengono accolti, anche temporaneamente, i malati inguaribili che necessitano di cure palliative, quando l’assistenza domiciliare è difficile o quando, nelle situazioni più complesse, la famiglia necessita un periodo di sollievo. Il ricovero in Hospice garantisce la disponibilità di un’assistenza specializzata 24 ore su 24 in un ambiente il più simile a quello domestico, infatti grande attenzione è posta all’organizzazione degli spazi, che prevede l’accoglienza dei familiari e la loro collaborazione alle cure del malato. L‘équipe multidisciplinare dell’Hospice é in contatto continuo con quella di cure palliative domiciliari integrandone l’attività e assicurando la continuità dell’assistenza ai malati e ai loro familiari, anche nell’eventualità di successive dimissioni.
 
Come si può accedere al Servizio Hospice?
 
Il ricovero in Hospice, qualora sia utile o necessario, può essere richiesto dall’U. O. Cure Domiciliari, dal Medico di Medicina Generale, oppure dal medico ospedaliero.
Le Cure Palliative implicano una cessazione di cure attive?
 
No. Dato che è la qualità di vita ad essere privilegiata, le cure e le terapie sono applicate in funzione dei benefici che possono apportare alla persona malata.
 
Quando si è seguiti in Cure Palliative si deve ricevere per forza della morfina?
 
Se la persona malata soffre di dolori che altri medicamenti non possono lenire, si utilizza la morfina o un altro oppioide. Se la persona non lamenta dolore non c’è ragione di utilizzare la morfina.
 
 
Il ricovero in un’unità di Cure Palliative deve necessariamente concludersi con il decesso del paziente?
 
No. E’ per esempio possibile un ricovero per un problema di dolore, o per altri sintomi, e poi rientrare a casa quando la situazione si è ristabilita oppure un ricovero che consenta alla famiglia di avere un momento di sollievo.